GasRat

Reportage fotografico di città fantasma, luoghi ed edifici abbandonati, poco accessibili o dimenticati



Si chiama UrbEx (abbreviazione di Urban Exploration) e consiste nell'avventurarsi in strutture e rovine abbandonate o anche sistemi urbani di drenaggio delle acque, di tunnel di servizio, di passaggi sotterranei e simili.

La persona che fa UrbEx invece viene chiamata urban explorer.

Take nothing but photographs, leave nothing but footprints

Fare UrbEx significa amare profondamente ciò che ci circonda, il patrimonio artistico e socio-culturale di un paese, andando alla ricerca di luoghi sconosciuti alla massa per riportare alla luce antichi splendori, tesori dimenticati la cui la vegetazione lentamente se ne sta riappropriando.

Questi luoghi nascondono storie, patrimoni e messaggi velati, la cui apparente irrilevanza custodisce un punto di vista alternativo a cui non siamo abituati a guardare, rispetto alla vita di tutti i giorni.

Non prendere nient’altro che foto, non lasciare nient’altro che impronte

Per qualcuno è certamente un hobby, una distrazione dalla quotidianità fatta di routine e impegni lavorativi ricorrenti; per altri rappresenta la sfida di spingersi oltre i propri limiti ogni volta, ma sicuramente è un'attività pericolosa con considervoli rischi di farsi male, rimanere feriti o di incappare in problemi con la legge.

Detto ciò è consigliato informarsi e fare adeguate ricerche sul luogo d’interesse prima di recarsi. Inoltre non dimenticare di informare almeno una persona di dove andrai e quando tornerai!

Arrivare preparati è essenziale:

  • Zaino comodo (non tracolla). Se dovrete scappare dovrete avere le mani libere per potervi, eventualmente, arrampicare

  • Cellulare carico in caso di emergenza

  • Fotocamera con tutto il necessario (obbiettivi, flash, filtri polarizzati, scheda SD con suffiente memoria disponibile, set di batterie ricaricabili etc)

  • Kit per la pulizia della vostra fotocamera

  • Treppiede

  • Lampade e torcie varie (magari anche una di quelle frontali)

  • Il necessario per tutelarvi (tuta, mascherina con filtro adeguato, guanti, eventuale casco)

  • Corda robusta

  • Scarpe alte alla caviglia per evitare, soprattutto d’estate, il morso di serpenti o insetti

  • Bottiglietta d’acqua e snack nel caso di lunghe escursioni

  • Kit di pronto soccorso (disinfettante, garze, fazzoletti, cerotti)

  • Biglietto da visita/tesi/ricerche nel caso di incontro con le forze dell’ordine

UrbEx è legale?

La violazione di una proprietà presuppone intenzionalità, ossia la forzatura di una finestra, la manomissione di una porta o di un cancello. Ma quando questi elementi sono talmente accidentati o addiritura inesistenti, dove finisce l’intenzionalità e dove inizia la buona fede?

I maggiori alleati dell’urbexer sono costituiti dai divieti… o meglio dall’assenza di divieti! Assenza di recinzioni, porte divelte, muri crollati, tetti squarciati, cartelli sbiaditi, tutto ciò che ne indichi lo stato di abbandono. Tutti elementi che in caso vi becchino in fragranza, potrebbero, ma sottolineo potrebbero, costituire delle attenuanti.

In ogni caso occorre sempre mantenere un atteggiamento pacifico e collaborativo, spiegare le motivazioni e le ragioni che vi hanno condotti in quel luogo. Evitare di portare con se oggetti che potrebbero essere considerati adatti al furto con scasso o strumenti che potrebbero essere considerati “armi bianche”.

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